Terminiamo con questo articolo l’importante percorso attraverso il mondo del CCNL nei confronti del Lavoro Domestico italiano.
Nel primo e secondo approfondimento abbiamo affrontato temi come: contratti, inquadramenti, periodi di prova, orari di lavoro, diritti e doveri del lavoratore e del datore di lavoro.
In questo ultimo articolo vogliamo approfondire temi altrettanto rilevanti: tutele, retribuzioni, tredicesime, vitto e alloggio, risoluzione rapporto di lavoro, preavvisi e molto altro ancora.
Lavoratrici madri. Per legge, è vietato obbligare le donne a lavorare negli ultimi due mesi antecedenti e nei tre consecutivi il parto.
Importante da sapere è che, dal momento in cui la prestatrice di lavoro inizia la gravidanza – solo se quest’ultima rientra nel lasso temporale coperto dal contratto – non può essere licenziata. E ciò prosegue sino al temine del congedo di maternità. Eccezion fatta per motivi di giusta causa.
Nel caso in cui la donna si dimetta volontariamente in questo periodo di divieto di licenziamento, non è tenuta a fornire un periodo di preavviso.
Minori. La legge non ammette lavoratori di età inferiore a 16 anni. Fanno eccezione quelle situazioni in cui l’impiego degli adolescenti sia compatibile a tutele della salute particolari e non comporti delle assenze a scuola.
Condizioni di lavoro. Disporre di un ambiente idoneo e sicuro per far esercitare un lavoro è questione di morale. Ma legalmente questo aspetto è tutelato. In che modo? Ad esempio, il datore deve garantire un impianto elettrico a norma e segnalare, ad esempio, alla badante rischi eventuali.
In entrambe i casi, il prestatore di lavoro ha il dovere di conservazione del posto per i seguenti periodi, in proporzione al grado di anzianità.
Livello di anzianità | Giorni di calendario |
< 6 mesi | 10 |
6 mesi – 2 anni | 45 |
> 2 anni | 180 |
Egli dovrà denunciare all’INAIL gli accaduti mortali o presunti, per via telegrafica, entro 24 ore; mentre, per eventi non guaribili in 3 giorni, dovrà darne comunicazione entro 2 giorni dal momento in cui riceve il certificato inerente. Stesso lasso di tempo, entro 48 ore dal certificato di prosecuzione, per episodi che dovevano portare a guarigione entro 3 giorni ma non è accaduto.
Il datore deve erogare la regolare retribuzione per le prime 72 ore di assenza. Per contratti che prevedano vitto e alloggio, è previsto un surplus di quota solo nei casi in cui la persona non sia in ospedale o presso l’abitazione del datore di lavoro.
La retribuzione consta normalmente di diverse voci, tra cui:
Oltre a questa, si dovrà stampare il prospetto paga, con firme reciproche tra datore e lavoratore.
Parliamo ora in modo specifico di badanti conviventi. Se definito nel contratto, il prestatore di lavoro riceverà per legge un alloggio dignitoso, riservato e consono ai livelli standard di igiene. Inoltre l’alimentazione dovrà essere idonea alla persona in termini di qualità e quantità.
I valori correlati a queste due voci sono in tabella seguente, per il CCNL vigente.
Pranzo | Cena | Alloggio | Totale g | Totale mese Euro |
1,91 | 1,91 | 1,66 | 5,48 | 142,48 |
Detta anche semplicemente “tredicesima”, è la mensilità aggiuntiva che spetta al lavoratore entro il mese di dicembre. Comprende vitto e alloggio, oltre la retribuzione ordinaria e, a chi non ha erogato ancora un anno di servizio, spetterà un numero di dodicesimi della mensilità pari ai mesi di lavoro fino a quel momento erogati.
Ricordiamo che questi soldi si maturano anche durante le assenze giustificate per:
durante la conservazione del posto per quella quota parte che non viene erogata dagli enti addetti.
Definiamo ora i termini di preavviso che ambo le parti del contratto sono tenute a rispettare. Si suddividono in rapporti di lavoro inferiori o superiori a 25 ore settimanali, per anni di anzianità minori o maggiori sia dei 2 che dei 5 anni, come in tabella:
< 25 ore/ sett | > 25 ore/sett | ||
< 5 | – | 15 gg | |
Anni di | > 5 | – | 30 gg |
anzianità | < 2 | 8 gg | – |
> 2 | 15 gg | – |
Tali termini si raddoppiano nel caso in cui il datore voglia chiudere il rapporto di lavoro prima del 31° giorno dopo il termine di congedo per maternità.
Come per molti contratti nazionali di lavoro, anche per i lavoratori domestici come badanti e colf è necessario fornire preavviso. Nel caso sia mancato o insufficiente, dovranno rinunciare ad un compenso che sia commisurato ai giorni di preavviso non forniti.
Si prevede l’assenza di preavviso in tutti quei casi in cui vi siano mancanze molto gravi, mentre a coloro che si dimettono per giusta causa spetta una indennità per il mancato preavviso.
Abbiamo ora tutte le informazioni utili per redigere un contratto di lavoro. Vediamo anche questo video riassuntivo:
Esistono delle tutele secondo legge, rivolte alle madri in gravidanza, ai minori e per le condizioni di lavoro. Le prime non possono essere licenziate per gravidanza subentrata sotto periodo di contratto, secondo i termini di legge. I minori non possono essere impiegati come forza lavoro, con qualche eccezione. Inoltre occorre mettere a disposizione del lavoratore ambienti idonei e sicuri, alloggi dignitosi e cibo di qualità/quantità adeguato – se il contratto prevede vitto e alloggio –. La legge tutela infortuni e malattie professionali e prevede la tredicesima mensilità. Inoltre stabilisce specifici termini di preavviso secondo il tipo di contratto ed il livello di anzianità del dipendente.
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