Truffe agli anziani

Le 9 regole d’oro per non farsi raggirare

Esistono molte tipologie di truffe registrate ai danni degli anziani e purtroppo sono in aumento.

Questo tipo di raggiri, molto più che altri, sono preoccupanti in quanto prendono di mira soggetti deboli perché soli e spesso di reddito basso. Parallelamente accade che un anziano, a seguito di una truffa, non denunci il fatto per la vergogna di non aver compreso per tempo la situazione.
Solitamente sono i familiari e gli amici che incoraggiano questo tipo di denunce. Ma ciò non basta. I danni che ne conseguono sono spesso incalcolabili. Basti pensare ai furti delle pensioni fuori dagli uffici postali o in casa, degli oggetti di valore o di contratti fatti firmare in modo fraudolento.

chiamare la polizia per truffeLa prima cosa da fare, come cittadini, notando un anziano in difficoltà, è chiamare il 112. Se per strada notiamo una situazione poco chiara, dove la persona è avvicinata con atteggiamenti sospetti e sul suo volto mostra segni di estremo timore o smarrimento, occorre comporre il numero. La Polizia è attiva 24h su 24h per offrire il giusto intervento.

Prima di stilare una lista delle regole d’oro per evitare una truffa, parliamo di come poterla riconoscere. Di fatti, spesso accade che vi siano comportamenti comuni adottati dai truffatori.

In cosa si accomunano le truffe agli anziani

Di norma i truffatori agiscono sempre in due o tre. Per aumentare infatti la loro credibilità agli occhi dell’anziano, si presentano con fare distinto esibendo talvolta dépliant – ovviamente falsi – per comprovare la propria “mansione lavorativa”. Diffidate.
Questi individui non utilizzeranno mai toni perentori o maleducati, ma saranno gentili, affabili e decisi.
Se si presentano alla porta di casa, cercheranno di visionare le bollette per far sottoscrivere agli anziani contratti falsi. Molto spesso invece utilizzeranno questa tecnica per distrarli mentre il secondo uomo perlustra la casa e ruba ciò che di valore trova disponibile.

Parliamo ora delle 9 regole d’oro per evitare le truffe agli anziani.

1. Non fornire informazioni personali e dati anagrafici

truffe contratti anzianiQuante volte le pagine di cronaca ci riferiscono di truffe eseguite a seguito di richieste di informazioni personali, come i dati anagrafici, passwords, IBAN. Mai fornire queste indicazioni, sia vostre che dei vostri cari.
Ricordiamo che tali informazioni possono essere chieste sia di persona che telefonicamente. Le aziende che offrono servizi energetici ad esempio non avanzeranno mai questo tipo di richiesta, ma invieranno documenti solo dopo vostra esplicita domanda. La Banca non vi farà firmare alcun ché al di fuori dei suoi uffici.

2. Prestate attenzione nel tragitto dalle Poste o dalla Banca a casa

Accade spesso che l’anziano esca dalle Poste o dalla Banca con la propria pensione e che siano quelli i momenti in cui i truffatori escano allo scoperto. Approfittano infatti della solitudine della persona.
La nostra raccomandazione è: mai fermarsi con sconosciuti e non farsi distrarre. Può accadere infatti che agiscano in due per farvi concentrare su altri argomenti, chiedendo che ore sono o se si conosce un indirizzo. A quel punto uno dei due vi potrebbe strappare la borsa dalle mani e scappare.
Altre volte accade che i truffatori attendino l’uscita, vestiti da addetti incaricati. Possono chiedere di verificare il numero di serie delle banconote. Il falso dipendente fingerà un errore inesistente e potrà scambiare le banconote false con le vere.

3. Fatevi accompagnare se prelevate o versate ad uno sportello Bancomat

rapina per prelievo al bancomat anzianiSe avete necessità di fare prelievi o versamenti in uno dei tanti sportelli Bancomat, consigliamo sempre di farvi accompagnare. In questo modo, sarete controllati e potrete accingervi in auto al termine dell’operazione.

4. Controllate sempre lo spioncino della porta prima di aprire

Se vi vengono a far visita sconosciuti all’uscio della porta, non aprite d’impulso ma controllate sempre attraverso lo spioncino. In questo modo saprete sempre chi starà entrando.

5. Non aprite la porta a sconosciuti

truffe a casa agli anzianiL’altra regola, dopo il controllo dello spioncino della porta, è: non aprire a chiunque.

Può accadere che i truffatori dicano di avere un pacco in consegna, per merce ordinata da figlio o parenti. Per il ritiro, vi verrà chiesto di pagare una somma. Non acconsentite. Piuttosto accertatevi con i diretti interessati se stavano aspettando il pacco.

6. Non date appuntamento ai rivenditori a casa se siete soli

A seguito di telefonate di rivenditori ambulanti di prodotti, possono chiedervi un appuntamento a casa. Mai fissarlo se non si è in presenza di un familiare o amico fidato. Può accadere infatti che vengano per derubarvi.

7. Diffidate dei facili guadagni

Come già detto, i truffatori possono presentarsi in più di uno e comunicare la presenza di una donazione o eredità ricevuta da falsi benefattori. I più bravi di loro saranno abili, infatti, e potrebbero parlare in qualche modo con i vicini e comprendere le vostre connessioni familiari e la vostra storia di vita. A quel punto verrà chiesto di andare da un notaio, complice dei truffatori, il quale chiederà un onorario per il lavoro svolto. L’anziano può ricevere i soldi ed essere derubato, come da copione, o non vedere una sola moneta promessa.

8. Evitate chi vuole controllare la vostra bolletta

truffe agli anzianiQuando individuano un anziano che abita da solo, i truffatori cercano di introdursi in casa vestiti in modo distinto ed adoperando modo gentili. Si presenteranno con finte qualifiche e mansioni e cercheranno di controllare la bolletta per finti contratti Inps, Enel, Telecom, Eni, etc.

9. Chiamate la Sicurezza della banca o la polizia se vi sentite osservati

polizia e carabinieri per truffe agli anzianiTalvolta si può avere la spiacevole sensazione di essere osservati o pedinati. Può avvenire all’uscita di uno sportello della Banca o della Posta. Se ciò accade, occorre chiamare la Polizia e gli operatori di Sicurezza della Banca/Posta.

Ricordiamo che spesso i malfattori possono vestire in borghese e dire di essere parte del corpo di Polizia. Ma i veri funzionari vestono sempre in divisa d’ordinanza ed hanno un tesserino di riconoscimento. Una buona tecnica è quella di vedere se nelle vicinanze è parcheggiata la loro auto di servizio.

Per una maggiore conoscenza sulle false truffe, leggi la campagna sulla sicurezza anziani indetta dalla Confartigianato ANAP.

Conclusioni

Ormai si susseguono ovunque segnalazioni di truffe ai danni degli anziani. Questi episodi di criminalità possono essere scongiurati seguendo opportune accortezze. Non aprire la porta a sconosciuti, accertarsi sempre della veridicità delle qualifiche professionali comunicate, chiedere l’assistenza di un familiare e non accettare falsi guadagni, sono solo alcune di esse.
Fondamentale è sempre l’intervento della Polizia di Stato e dei Carabinieri che possono evitare raggiri e proteggere l’anziano.

Consulta il nostro blog sulla terza età per scoprire altre informazioni e soluzioni utili per migliorare la qualità di vita delle persone anziane.