Disabilità: gli ausili per migliorare l’autonomia

Scopriamo alcuni utili strumenti che permettono anche all'anziano non più autosufficiente di migliorare significativamente la qualità della propria vita

Gli ausili sono presidi, strumenti, attrezzature o sistemi tecnologici prodotti su scala specializzata o comunemente in commercio, che i disabili possono utilizzare per migliorare la qualità della propria vita. Gli ausili, come questi di Sollevati, permettono infatti al soggetto in disabilità di avere un supporto in grado di alleviare, compensare o anche risolvere una menomazione o handicap.

Rappresentano un forte aiuto non solo a livello personale e della vita quotidiana, ma anche in relazione all’ambiente, allo studio o al lavoro. Insomma riescono a regalare un bel po’ di indipendenza a tutti i soggetti che ne hanno bisogno, aiutandoli a compiere un atto della vita quotidiana che non riuscirebbero a fare in condizioni normali. Riuscire a curare il proprio aspetto da soli o poter mangiare, studiare, lavorare indipendentemente da un aiuto esterno vuol dire acquistare un certo livello di autonomia, e di conseguenza di autostima.

Non è da sottovalutare poi il guadagno di tempo che se ne ricava: diminuendo la necessità di assistenza si diminuisce anche la durata di ogni azione. Migliora la modalità di approccio con la realtà, che, svolto indipendentemente, permette di conoscere al meglio anche se stessi, cercando di capire quelli che sono i propri desideri e i propri limiti. Ci sono diversi tipi di ausili per disabili in base al tipo di supporto che offrono:

Ausili per disabili per la vita quotidiana

Anche in questo caso la tipologia di strumenti è molto varia, ma in generale sono tesi a facilitare le attività domestiche e la gestione delle stesse.

Possono essere:

· Oggetti per la casa: strumenti che facilitano la presa, come impugnature o pinze che permettono di afferrare oggetti altrimenti impossibili da prendere. Ma si parla anche di bicchieri o piatti adattabili o apparecchi per cucinare.

· Strumenti per sport e tempo libero: uscire dall’ambiente domestico è sempre un modo per coltivare i propri interessi e le proprie relazioni, un diritto di ognuno. Rientrano in questa categoria ad esempio carrozzine adattate per lo sport, come quelle per il tennis, per il basket o per il ping-pong, il seggiolino da sci o una specie di bicicletta, il riabilitatore passivo.

· Ausili per la cura e l’igiene personale: ce ne sono di svariati tipi, un esempio possono essere le sedie da doccia e da bagno, i tappeti e le strisce antiscivolo, i maniglioni da bagno o guaine e sacche per problemi d’incontinenza.

Ausili per la mobilità

Si tratta di ausili per disabili in grado di venire incontro alle necessità di mobilità e trasporto del soggetto con handicap. Questo tipo di strumenti permette in certi casi la parziale o totale autonomia della persona nel compiere uno spostamento, in altri aiuta chi vive con il soggetto da accompagnare, e dunque anche da mobilitare, in altri ancora contribuisce ad un miglioramento della postura. Spesso questi strumenti vanno adattati alle caratteristiche fisiche della persona disabile, per questo c’è bisogno di un’attenta valutazione da parte di un operatore prima di utilizzarli o venirne in possesso. È ovvio che anche chi supporta il soggetto deve conoscere le modalità di utilizzo dello strumento e deve essere in grado di gestire o aiutare a gestire l’ausilio.

Ecco i vari tipi di ausili per la mobilità:

· strumenti per la deambulazione: ausili che permettono l’equilibrio statico della persona disabile in difficoltà di deambulare. Stampelle, i bastoni, i tripodi, i quadripodi e i deambulatori ne sono un esempio.

· Ausili per la posizione e la stabilizzazione: sono strumenti che permettono al soggetto in difficoltà di mantenere una posizione eretta o comunque in linea con la normale postura corporea. Nella categoria rientrano ad esempio seggioloni, sistemi di postura su misura come calchi gessati, o cuscini antidecubito che permettono di contrastare il rischio delle piaghe causate dalla difficoltà di movimento.

· Presidi per lo spostamento: permettono la mobilità personale del soggetto, autonoma o meno. Un esempio sono le carrozzine, manuali o elettroniche, o i passeggini.

Ausili per la comunicazione

Non riuscire a comunicare può rappresentare una grave menomazione, potenzialmente in grado di provocare ulteriori danni a livello cognitivo e/o allo sviluppo della personalità. Gli ausili per disabili mirati a migliorare la comunicazione sono molto vari, in base al tipo di supporto che offrono, ma in linea generica permettono un miglioramento della comunicazione interpersonale, dell’approccio allo studio o al lavoro e della comunicazione a distanza. Proprio per la varietà dei presidi adatti a questo scopo, che vanno dai semplici accorgimenti a strumenti tecnicamente complessi, c’è bisogno che un operatore valuti con attenzione le esigenze del soggetto disabile, in modo da scegliere l’ausilio più adatto alla sua capacità di comunicazione.

Ausili per la comunicazione possono essere:

· Presidi per la vista e per l’udito: due meccanismi sensoriali fondamentali per un approccio comunicativo. Rientrano nella categoria lenti e sistemi di lenti, ma anche video-ingranditori per la vista, per l’udito invece tutti i tipi di apparecchi acustici.

· Strumenti per la produzione: permettono di leggere, scrivere, calcolare e disegnare con minore difficoltà. Un esempio possono essere leggii o ausili volta-pagine, macchine per la lettura o macchine da scrivere (anche in Braille) manuali o elettroniche, sostegni per penne o matite, carte e plastiche speciali per la scrittura.

· Ausili per la comunicazione interpersonale: aiutano la comunicazione diretta del soggetto. Si definiscono anche “comunicatori” e possono essere vocali, ad esempio strumenti che permettono di parlare attraverso una voce registrata o di sintesi vocale, o alfabetici, attraverso cui il soggetto può comunicare attraverso un display, previa digitazione di ciò che vuole esprimere. Esistono poi veri e propri software per la comunicazione, in grado di trasmettere un messaggio vocale in base semplicemente ad un associazione simbolica visiva svolta dalla persona disabile.