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CADIAI

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Contatti, Prezzi e Recensioni di CADIAI a Bologna

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Daniela
Bologna

SCONSIGLIO CALDAMENTE CADIAI. Mi sono rivolta a CADIAI tre anni fa quando mio marito, dopo 13 mesi di ospedale a causa di un violentissimo frontale con un camion, torno a casa. lui aveva 59 anni e a seguito dell'incidente è rimasto su una sedia a rotelle invalido al 100%. Muove benino la gamba sx meno la dx, le braccia poco e anche le mani pochino, ragiona ma la situazione è questa. Mi sono rivolta a Cadiai perchè avevo un vecchio ricordo di assistenza a mia mamma per il bagno e per le pulizie in casa e conoscevo questa cooperativa. Il contratto con CADIAI era per 6 mattine su sette per alzare mio marito, lavarlo e fare la colazione. Per tutto il resto del giorno ci sono io. In totale 2 operatrici che si fermavano in tutto 40 minuti. Premetto che paghiamo TUTTO NOI e non abbiamo nessun contributo da parte del Comune, quindi le fatture che mi arrivavano tutti i mesi si aggiravano dagli 850 ai 1.000 euro/mese per 40 minuti in totale con due operatrici la cifra varia a seconda di quanti gg. lavorativi c'erano nel mese. Faccio presente che in casa abbiamo i seguenti ausili forniti da INAIL perchè mio marito ha avuto l'incidente mentre andava al lavoro: sollevatore a soffitto con telecomando per spostare il carrello in nmaniera da arrivare in qualsiasi punto della camera sopra il letto e oltre, doccia a pavimento con bosx doccia che si apre completamente, comoda da doccia, carrozzina leggerissima e una serie di altri ausili ma che vengono utilizzati per mantenerlo in movimento che nulla hanno a che fare con l'intervento mattutino (standing e cicloergometro), letto normale alto da terra 60 cm. ma che con il sollevatore che abbiamo non fa far nesssuna fatica per imbragarlo e spostarlo sulla sedia inoltre mio marito con la gamba sx si aiuta nel momento in cui si deve girare su un fianco, gli spazi per muoversi ci sono. Sono ausili forniti da INAIL per cui sicuri e a norma per il malato ma anche per gli operatori che lavorano su di lui che osservano tutti i crismi di sicurezza. All'inizio della collaborazione con CADIAI venivano due operatori e seguivano mio marito tutta la settimana, poi le cose sono cambiate e a metà settimana si alternavano con un a nuova coppia di operatori siamo arrivati ad avere anche tre gruppi da due persone nell'arco di una sola settimana e la cosa non va bene perchè mio marito deve utilizzare determinati prodotti per l'igiene per non irritare la pelle. In tutto questo giro, inaccettabile perchè avevo sempre sente nuova per casa, di operatori ne ho individuati tre che per lui erano il massimo. Lo stimolavano sia dal punto della parola che del movimento contibuendo a continuare la tanta fisioterapia che faceva. Probabilmente anche caratterialmente lui con loro si trovava meglio. Dal momento che lui si trovava meglio con queste persone e anch'io vedevo l'aiuto che loro anche in solo 40 minuti gli davano e davano anche a me per i risultati, ho chiesto se era possibile averli più spesso dal momento che eravamo TOTALMENTE PAGANTI. La risposta è stata NON E' POSSIBILE. col passare del tempo ho cominciato ad avere nell'arco di una settimana 6 persone diverse in casa ed ogni Volta c'era da spiegare cosa dovevano utilizzare per lavarlo, non lo stimolavano come facevano i tre operatori che avevo chiato di avere. A me sarebbe andato bene che anche se non fossero venuti in coppia bastava che uno di loro fosse presente con un collega. La risposta è stata sempre NO NON E' POSSIBILE peccato che gli operatori si alternano sempre fra di loro. In questi tre anni, non dico tutti ma ho avuto di ogni, sono entrati in doccia per lavarlo senza le soprascarpe per cui hanno lavato le suole delle scarpe dentro alla nostra doccia, finita l'igiene pur essendoci in bagno il sacco per i pannoloni e traverse non hanno messo nel sacchetto il pannolone e la traversa usata ma hanno lasciato tutto fuori, nel dare la colazione a mio marito nel momento in cui un biscotto è caduto nel latte pur avendo due cucchiai di fianco alla tazza, uno grande e uno piccolo, sono state infilate le mani direttamente nel latte per prendere su il biscotto che è stato poi appoggiato sul cucchiaio (questo è capitato un paio di volte) nonostante alla prima mi fossi lamentata del gesto sicuramente poco igienico e mi era stato promesso dalla responsabile di zona che avrebbe parlato con gli operatori. Un'operatrice una mattina che mio marito non aveva fatto pipì velocemente nel papagallo si è scocciata e aha trattato in malo modo il collega che era con lei perchè si era azzardasto a dire "dagli tempo" e anche con mio marito è stata sgarbata. Un disabile non è una macchina ma una persona. Ci hanno rovinato tre infissi e una porta per poco garbo nel muovere la carrozzina, abbiamo una casa nuova acquistata con enormi sacrifici e sinceramente questa cosa mi ha disturbato tantissimo per la mancanza di rispetto dell'ambiente in cui si trovavano. Per tre anni ho fatto presente il danno fatto, con tanto di foto, ma solo quando due mesi fa ho deciso di NON pagare le fatture si sono fatti vivi per sollecitarmi il pagamento a quel punto ho detto che avrei pagato solo dopo che mi erano stati rimborsati i danni agli infissi e alla porta. Non hanno MAI trovato mio marito sporco o che puzzasse come una puzzola perchè io durante il giorno lo rinfresco sempre anche dopo i suoi bisogni, non mi sono mail lamentata se per caso arrivavano un pò in ritardo perchè capisco che lavorando non sempre si può essere puntuali al secondo, non ho MAI controllato se sul foglio presenza che compilavano giornalmente mettevano il tempo esatto in cui si trattenevano da me e sono sicncera a volte secondo me si sbrigavano prima dei famosi 40 minuti, mi sono lamentata perchè spesso accadeva che mentre una collega lavorava l'altra era con il telefono in mano a leggere e fare messaggini e io le pagavo tutte e due per intero, quando mi hanno chiesto di poter andare in bagno perchè nei giri successivi a volte si trovavano in situazioni igienicamente non buone non ho mai negato nulla. Poi potrei continuare, ho scritto mail di lamentele e sempre con la famosa richiesta degli operatori che erano le persone giuste per mio marito. NON HO MAI OTTENUTO NULLA e so per certo che c'è chi vuole e ottiene gli operatori che gli piacciono di più e la richiesta è fatta maniera anche molto sgarbata, che lasciano fuori dalla porta gli operatori se non sono le persone che vogliono, che controllano al minuto il tempo in cui operano da loro, che telefonano arrabbiati se gli operatori sono in ritardo, che li lasciano fuori dalla porta se arrivano prima e spesso questi sono utenti non paganti ma che sono aiutati dal Comune. Noi abbiamo chiesto UNA COSA SOLA, di avere anche solo uno dei tre operatori assieme ad un collega. Da CADIAI mi hanno detto che per mio marito mancano gli ausili (!!!) perchè non abbiamo il letto ospedaliero. Ho chiesto che mi dicessero quanti letti ospedalieri, quanti sollevatori e quante docce ci sono in quartiere come abbiamo noi ma non abbaimo ottenuto risposta e sono sicura che se anche ci fossero letti ospedalieri se ce ne sono molti sono sono due e che i letti che si trovano davanti con disabili totali come mio marito spesso sono bassissimi per cui lo sforzo per gli operatori è enorme. Tutti gli operatori che sono venuti da noi hanno detto che un sollevatore bello e non invasivo per i movimenti come abbiamo non l'avevano MAI VISTO e nemmeno una doccia come abbiamo! Ma è tutto solo merito di INAIL. Ho scritto anche alla Presidente sia di Cadiai che della parte amministrativa (Coop Aldebaran) a diverse persone in Cadiai ma NESSUNO a parte la presidente di Aldebaran, ma solo per la fattura non pagata, mi ha mai risposto o chiamato. Questo è il RISPETTO che c'è in CADIAI per il malato e per la famiglia PAGANTE TOTALMENTE E NEMMENO POCO. Quindi alla luce di tutto, e non ho scritto tutto, SCONSIGLIO CALDAMENTE CADIAI che ricordavo come una coop presente per l'aiuto dato a mia mamma. Aiuto che era in parte pagato da lei e in parte con un contributo del Comune. SCONSIGLIO CALDAMENTE CADIAI quanto meno se siete paganti a loro non interessa nulla delle vostre richieste.


Rosy
Ferrara

Ci siamo rivolti alla coperativa CAIDAI leggendo alcune buone recensioni. Purtroppo ci siamo ricreduti poco dopo aver provato i loro servizi: personale non preparato, sempre in ritardo e costi nascosti. Mai più!


Marta
Bologna

Totalmente disorganizzati, ci siamo trovati malissimo. Li sconsigliamo a tutti!


Anonymous


CADIAI è una Cooperativa Sociale di “tipo A”, iscritta al registro delle ONLUS, che realizza servizi di tipo socio-sanitario ed educativo alle persone e fornisce, inoltre, servizi di sorveglianza sanitaria, di sicurezza dei lavoratori e formazione sulla sicurezza alle aziende.
Fondata a Bologna nel 1974, opera prevalentemente nella provincia di Bologna, prediligendo azioni in partenariato con le diverse comunità locali forti della convinzione che il dialogo e lo scambio di idee tra i diversi attori siano il modo giusto per affrontare le tematiche sociali ed economiche. In virtù di ciò CADIAI aderisce sia a Legacoop Bologna che a Legacoopsociali, partecipando ai tavoli che le associazioni di categoria propongono in particolare nel settore sociale.

MISSIONE
Garantire alle socie e ai soci la continuità di occupazione e le migliori condizioni economiche, sociali e professionali.
Fondare l’agire cooperativo sulla partecipazione e sulla responsabilità imprenditoriale delle socie e dei soci, per realizzare una gestione economica e finanziaria dell’attività capace di garantire lo sviluppo della Cooperativa.
Garantire le risposte che meglio soddisfino i bisogni degli utenti, attraverso la personalizzazione degli interventi, percorsi formativi qualificanti per gli operatori e il miglioramento continuo della qualità dei servizi.
Contribuire all’interesse generale della comunità attraverso servizi diretti a: migliorare la qualità della vita delle persone, attivare il coinvolgimento degli utenti e dei familiari, promuovere l’integrazione nel territorio.
Valorizzare le competenze, le potenzialità e l’impegno, assicurando a tutti i lavoratori e le lavoratrici pari opportunità. Realizzare politiche di conciliazione vita – lavoro e di tutela della maternità nella convinzione che il pieno apporto di tutti rappresenti una leva per il progresso dell’impresa.

Il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) è rivolto agli anziani o adulti con limitazioni funzionali, in condizioni di media autosufficienza o di solitudine che hanno bisogno di aiuto ed assistenza a casa.

Per accedere al servizio occorre presentare domanda presso il Quartiere di residenza, per quanto riguarda Bologna città, o presso il proprio comune.
L’Assistente Sociale provvederà a valutare la situazione e a redigere un Piano specifico di intervento in base alla situazione riscontrata.

cooperativa il sorriso

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