L’alimentazione negli anziani: cosa mangiare nella terza età

Come gestire l'alimentazione nella terza età

L’alimentazione occupa il primo posto tra i bisogni essenziali dell’uomo, e sono proprio gli alimenti a impattare sul tenore di vita di un anziano. Nel corso degli anni vi è stato un miglioramento delle condizioni economiche, il quale ha comportato anche, specialmente nel mondo occidentale, un notevole incremento delle quantità di cibo assunte, con conseguente aumento di malattie legate ad una dieta non equilibrata, come obesità, diabete o ipertensione. Come regolarsi, allora, nel caso dell’alimentazione per anziani?

Per gli anziani il problema non sussiste tanto nell’apporto calorico assunto, quanto nel rispetto di un regime alimentare equilibrato e completo di tutti i principi nutritivi essenziali; è quindi molto importante che le persone anziane non scelgano gli alimenti in relazione alle abitudini acquisite negli anni, ma in base alla consapevolezza che ciò che si mangia può influire negativamente sullo stato di salute e sull’efficienza.

Gestire l’alimentazione per anziani inappetenti

Accade molto spesso che le persone anziane si trovino ad affrontare periodi, anche di lunga durata, in cui nutrono poco appetito, e questo provoca in loro una riduzione dell’apporto energetico. Questa improvvisa riduzione degli alimenti assunti, in molti casi, comporta dei notevoli cali di peso che possono essere anche molto pericolosi. Le cause di inappetenza nell’anziano sono molteplici:

Tutti questi fattori possono portare ad un’alimentazione scarsa e soprattutto monotona, che non è neppure in gradi di fornire il corretto apporto di elementi nutritivi. Tendenzialmente, al verificarsi di queste problematiche, vengono ridotti i consumi di carne, pesce e verdure perché risultano troppo difficili da masticare, ma questo è il contrario di quello che è opportuno fare.

Infatti, in generale, una corretta alimentazione per anziani si basa soprattutto sull’assunzione di pasta o riso come primo piatto, conditi in maniera opportuna con una discreta dose di olio d’oliva e formaggio grattugiato, e di carne morbida e tritata o filetti di pesce morbidi come secondo piatto.

Un altro aspetto di fondamentale importanza è assumere le verdure ad ogni pasto, preferibilmente lessate o anche in minestrone, così da garantire il giusto apporto di fibre, sali minerali e vitamine. È fondamentale anche fornire una corretta idratazione all’anziano inappetente, con almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno, in quanto spesso gli anziani sono soliti bere molto poco, correndo il rischio di disidratazione.

L’alimentazione per anziani debilitati

Purtroppo può capitare che una persona anziana non sia più in grado di badare a se stessa e sia o costretta a letto o comunque molto limitata nei movimenti. In questo caso il fabbisogno energetico della persona anziana debilitata diminuisce ulteriormente rispetto a quello di un anziano autosufficiente, infatti si può arrivare addirittura all’assunzione di sole 1100 Kcal al giorno.

L’alimentazione per anziani debilitati dovrà dunque essere più leggera e frazionata rispetto ad un anziano nel pieno delle forze, con conseguente modifica delle quantità di cibo da assumere, ma senza cambiare il fabbisogno di nutrienti necessari.

Cosa preparare agli anziani allettati

Nel caso di pazienti anziani allettati è molto importante seguire una corretta alimentazione per evitare l’insorgere di complicanze come le piaghe da decubito. In questo caso è importante seguire un’alimentazione equilibrata povera di grassi e, nel caso in cui l’anziano soffra anche di una forma di diabete, anche di zuccheri.

Un fattore che, anche in questo caso, ricopre un ruolo essenziale è l’idratazione, consigliamo di bere minimo un litro di acqua al giorno, anche quando non si avverte la sete, e qualora la persona allettata non sia in grado di bere da sola, di farle bere almeno 5 bicchieri d’acqua nell’arco di una giornata.

Per gli anziani allettati è importante consumare molta verdura, almeno una porzione ogni pasto, cotta o cruda, variando nella scelta, in modo tale da introdurre correttamente sali minerali, vitamine e antiossidanti necessari per l’organismo; per coloro che hanno difficoltà a masticare consigliamo di scegliere la verdura lessata o al vapore centrifugata.

Altri alimenti indicati per l’alimentazione di anziani allettati sono i legumi ed i cereali; i primi infatti sono un’ottima fonte di zinco, i secondi sono ricchi di fibre e utili per coloro che hanno gravi difficoltà a masticare o deglutire. Un altro consiglio è quello di inserire nella dieta i formaggi, con la frequenza di un paio di volte alla settimana in sostituzione al secondo di carne o di pesce; è possibile anche un consumo giornaliero di Grana Padano DOP grattugiato sui primi piatti o sulle verdure, il quale, contenendo proteine e zinco, è un ottimo complemento nell’alimentazione delle persone con piaghe da decubito.

Alcuni suggerimenti per seguire una buona alimentazione

L’alimentazione quotidiana degli anziani deve contenere la giusta integrazione di sali minerali e vitamine, micronutrienti che sono presenti nelle frutta e nella verdura. Le vitamine sono fondamentali per mantenere l’organismo sano e vitale, inoltre le persone anziane le necessitano per mantenere attivo il proprio sistema immunitario, per il corretto funzionamento del metabolismo energetico e per proteggere l’organismo da radicali liberi.

La vitamina più carente negli anziani è vitamina D, prodotta dal nostro organismo quando viene colpito dai raggi solari, e la sua assenza è dovuta al fatto che le persone anziane non sono solite trascorrere molto tempo fuori casa e, di conseguenza, non sono mai esposte direttamente ai raggi solari.  

Per un anziano è molto importante assumere ingenti quantità di minerali come:

Inoltre è opportuno ridurre l’assunzione di sodio, il quale favorisce il rialzo della pressione, e bere molta acqua, in modo da migliorare le funzionalità renali e prevenire la stipsi: un litro e mezzo o due di acqua al giorno garantiscono il giusto apporto di liquidi e sali minerali.