Badanti: minimi retributivi 2016

Come calcolare il mensile per le vostre badanti

In Italia si stima che siano circa 1 milione le colf e le badanti che si prendono cura di anziani e diversamente abili. Ma c’è da chiedersi quante di loro sono assunte in regola secondo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro e a quante vengono riconosciuti contributi pensionistici e tutele.

Dalla Giornata Internazionale dei Lavoratori Domestici, festeggiata ogni anno il 16 Giugno, si evince che “i lavoratori domestici guadagnano in generale meno della metà del salario medio – e talvolta non più del 20 per cento –. Gli orari di lavoro sono lunghissimi e spesso imprevedibili. Il 90 per cento di questi lavoratori – per l’80 per cento donne e per il 17 per cento migranti – non ha accesso a prestazioni sociali, come la pensione o le indennità di disoccupazione.” 

Forse a causa dell’ignoranza in materia di contratti di lavoro o forse per evasione fiscale, alcuni italiani non garantiscono le giuste tutele ai collaboratori domestici.

Vediamo quindi insieme quali sono i minimi retributivi del 2016 del CCNL, riferibili rispettivamente a contratti per colf e badanti.

Badanti: minimi retributivi 2016

assunzione badanteDal 1 Gennaio 2016 sono aumentati i valori minimi retributivi e le indennità di vitto e alloggio per colf e badanti. Questi valori, con validità sino al 31 Dicembre 2016, sono stati decisi in ambito di assemblea tra datori di lavoro ed enti sindacali presso il Ministero del Lavoro.

Cosa vuol dire “minimo retributivo”? Esso è la più bassa paga che un datore di lavoro possa pagare legalmente ad un dipendente. In quanto minima, il lavoratore non potrà essere mai essere retribuito sotto tale soglia.

Iniziamo con le colf. La colf si differenzia dalla badante e non è sinonimo di quest’ultima. Si tratta di una persona che è osa e ossimpiegata prevalentemente alla cura della casa, ovvero di un collaboratore generico non addetto all’assistenza di persone. Addetto a: pulizia, lavanderia, aiuto cucina. Svolgerà pertanto mansioni manuali di fatica, sia per le pulizie che per gli interventi di piccola manutenzione, nonché assistenza agli animali domestici. La distinzione si fa rimarcata in particolare grazie all’inquadramento contrattuale, come vedremo nelle prossime tabelle.

Le badanti invece sono lavoratrici – esistono anche figure maschili ma, per via della maggioranza di donne impiegate nel Paese, ci riferiremo ad esse – che offrono assistenza a persone, come anziani, diversamente abili e bambini e svolgono attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia del luogo di lavoro.

Come detto nell’articolo “OSS e OSA: facciamo chiarezza”, ne esistono di comprovata esperienza e di titolo come OSA o OSS.

Come funzionano: le tabelle retributive

Le tabelle si leggono come di seguito riportato. In particolare, la retribuzione si suddivide a seconda del livello di inquadramento, spiegato nel nostro articolo “CCNL e Lavoro Domestico – pt.1”.

Nella seconda colonna si troveranno i minimi retributivi di ogni livello, in euro, per contratti rispettivamente:

Le tabelle retributive per le badanti del 2016

 

COLF 2016

RETRIBUZIONE
LIVELLO
CONVIVENTE (€)ORARIA (€)
A624.654.54
B795.015.68
C908.66.35
D1303.677.67
Tabella 1

Mostriamo questa tabella, riferendoci a contratti da 54 ore settimanali, solo a titolo comparativo con le prossime, per sottolineare il divario tra una figura come quella della colf e della badante.

BADANTI 2016

RETRIBUZIONE
LIVELLO
CONVIVENTE (€)ORARIA (€)
AS738.235.36
BS851.806.02
CS965.386.69
DS1360.468.06
Tabella 2

Ripetiamo, per semplicità di lettura, le suddette fasce di inquadramento per le badanti:

L’assistenza notturna invece prevede un lavoro erogato anche di notte, a qualunque ora il paziente necessiti. Normalmente il datore offre un alloggio alla lavoratrice, quasi sempre attiguo a quello della persona da curare.

ASSISTENZA NOTTURNA
LIVELLO
MENSILE (€)
BS979.57
CS1110.18
DS1371.42
Tabella 3

Diversa è la presenza notturna che, a differenza dell’assistenza, si esplica solo in una mera partecipazione fisica, per far sì che si possa richiedere l’intervento del pronto soccorso o dei parenti in tutta sicurezza. Le prestazioni di presenza notturna sono effettuate tra le 22.00 e le 6.00 e prevedono di nuovo che Il datore offra un alloggio idoneo per il riposo notturno.

PRESENZA NOTTURNAMENSILE (€)
Livello Unico655.89
Tabella 4

Parliamo ora di vitto e alloggio per i lavoratori conviventi.

PRANZO (€)CENA (€)ALLOGGIO (€)TOT GIORNI (€)TOT MESE (€)
1.911.911.665.48142.48
Tabella 5

Per coloro che erogano assistenza nei giorni festivi, i minimi retributivi sono i seguenti.

WEEKEND
LIVELLO
ORARIA (€)
CS7.15
DS8.62
Tabella 6 –

Quando vengono aggiornati i minimi retributivi per colf e badanti

I minimi salariali per badanti vengono annualmente rivisti e revisionati grazie alla cooperazione di sindacati ed enti di lavoro, in presenza dello Stato. Vengono pertanto aggiornati sul sito dell’INPS e su quelli dei vari enti sindacali e associazioni volte al supporto del lavoro domestico, sia dal punto di vista del datore che del lavoratore. Ad esempio: Colfdomina, ADLD e Assindatcolf.

I vigenti valori sono riferibili al 2016 ed avranno termine al 31 Dicembre.

La retribuzione oraria effettiva: attenzione ai contributi

Assieme alla paga dovuta al lavoratore occorre considerare anche i contributi da versare all’INPS.

contributi inps badantiBasandosi sulle variazioni percentuali dell’indice dei prezzi al consumo presentati dall’Istat, l’INPS infatti presenta anche per l’anno 2016 le fasce di retribuzione per il calcolo dei contributi dovuti ai lavoratori domestici (Tabella 7).

Come calcolare i contributi? A differenza di molti altri dipendenti, per colf e badanti ci sia basa sulla paga oraria e non sul lordo mensile. Si potrà calcolare il contributo secondo la fascia di inquadramento in cui rientra la retribuzione oraria. A quel punto si potrà moltiplicare il valore per il numero di ore di lavoro alle dipendenze. Il calcolo è differente da quello per molte altre categorie, in quanto per quest’ultime viene considerata un’aliquota sulla paga percepita mentre, come detto, in questo caso si considera il costo orario.

RETRIBUZIONE ORARIA EFFETTIVACONTRIBUTO ORARIO CUAF(Fra parentesi la quota a carico del lavoratore)CONTRIBUTO ORARIO SENZA CUAF(Fra parentesi la quota a carico del lavoratore)
Rapporti di lavoro di durata fino a 24 ore settimanali
Retrib. Oraria effettiva oltre €7.881.39 (0.35)1.40 (0.35)
Retrib. Oraria effettiva oltre €7.88 fino a €9.591.57 (0.40)1.58 (0.40)
Retrib. Oraria effettiva oltre €9.591.91 (0.48)1.93 (0.48)
Rapporto di lavoro di durata superiore alle 24 ore settimanali1.01 (0.25)1.02 (0.25)
Tabella 7 –

Il CUAF è l’acronimo di Cassa Unica Assegni Familiari ed è un contributo ai rapporti di lavoro domestico – fuorché il rapporto tra coniugi e tra parenti o affini sino al 3° grado, conviventi.

Conclusioni

Dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 2016, grazie al CCNL, sono in vigore i riferimenti salariali e contributivi per definire un contratto di lavoro domestico con la vostra badante. I valori di riferimento sono suddivisibili a seconda dei livelli di inquadramento e per le badanti si parla di 4 categorie (AS, BS, CS, DS). Si distingue l’assistenza giornaliera da quella notturna e dalla sola presenza notturna. Inoltre occorre considerare che il costo orario aumenta per lavoro durante i weekend. I contributi all’INPS si pagano considerando la retribuzione salariale oraria per ogni fascia di inquadramento, per poi moltiplicare per le ore di effettivo lavoro.

Consulta il nostro blog sulla terza età per scoprire altre informazioni e soluzioni utili per migliorare la qualità di vita delle persone anziane.